2007, Numero 12
Aspettando il “Nuovo Kossovo”
“In ogni momento è possibile una dichiarazione unilaterale di indipendenza”.
di Fabio Lucchini
Il fallimento della cosiddetta troika (Stati Uniti, Russia ed Unione Europea) nel portare a felice compimento i negoziati sullo status finale del Kosovo, iniziati nel 2003, è stato ufficialmente sancito il 10 dicembre scorso. Da quel momento, tecnicamente, ogni giorno potrebbe essere utile per la dichiarazione di indipendenza di Pristina da Belgrado. A livello internazionale, i leaders kosovari mantengono un atteggiamento moderato, dichiarando di voler concordare con i propri alleati le mosse che dovrebbero condurre all’agognata indipendenza; contemporaneamente promettono all’opinione pubblica la secessione dalla Serbia nei primi mesi del prossimo anno. Nel frattempo, l’Unione Europea sta cercando faticosamente di mettere in piedi una propria missione in Kosovo che dovrebbe sostituire UNMIK, l’amministrazione organizzata dalle Nazioni Unite a Pristina. Se il Kosovo decidesse di dichiarare unilateralmente la propria indipendenza dalla Serbia si verrebbe a creare una situazione conflittuale nell’area, che potrebbe dar luogo al riesplodere della violenza inter-etnica. Oltretutto, diverse province e regioni riceverebbero una spinta a trasformarsi in mini-stati, distaccandosi dalle comp...
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