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2007,
Numero 12

Tutti riformisti. Ma dimenticano Turati

“La celebrazione del 150° al Senato promossa dalla Fondazione Craxi e da Critica Sociale”.
di Spencer Di Scala

Ieri, il 26 novembre, era il 150° compleanno di Filippo Turati. Trent’anni fa se qualcuno si fosse chiesto se Turati sarebbe stato commemorato 150 anni dopo la sua nascita, la risposta sicuramente sarebbe stata negativa. Però, in questi ultimi anni ci sono stati moltissimi cambiamenti. Il comunismo è crollato, il partito comunista italiano, e l’Unione Sovietica hanno cessato di esistere. Il tanto disprezzato riformismo, con cui il nome di Turati è legato, è tornato di moda. Tempo fa, definire una persona riformista o socialdemocrativa era un insulto, oggi è considerato un pregio.
E’ interessante, però, che un paese, come l’Italia, che possiede una tradizione riformista così ricca sia riuscito a dimenticare l’esponente più importante di questa tradizione: Filippo Turati. Anche se, a parole, in questi ultimi anni si è tornato a ricordarlo, è stato solo in maniera superficiale, certo non recuperandolo o facendone un punto di riferimento. E’ importante ricordare Turati non solo come personaggio storico, ma anche politico che ha ancora molto da dire al mondo moderno italiano.

Il ruolo della democrazia
La figura di Turati, ha una particolare importanza per l’Italia, che nel primo e seco...