2008, Numero 3
Più autonomia nel campo dell’Energia
Parigi e UE
di Simona Bonfante
“Una politica energetica, sia essa nazionale o europea, deve perseguire contemporaneamente tre obiettivi principali che sono, oltre la sicurezza, la lotta contro il cambiamento climatico e la crescita economica.” Questa la premessa al Rapporto sulla “Sicurezza energetica e l’Unione europea”, consegnato lo scorso 21 aprile a Matignon, da Claude Mandil, presidente della commissione incaricata dal Primo Ministro, François Fillon, di stilare un piano di azione che, nel corso della Presidenza di turno del Consiglio europeo, la Francia sottoporrà ai 27 dell’Unione. Il lavoro compiuto da Mandil si rivela di estremo interesse. A rendere particolarmente prezioso il documento non è solo il rigore con cui si individuano problemi e relative soluzioni, soprattutto l’approccio “decomplessato” al dossier politicamente più sensibile, ovvero il rapporto tra l’Unione e la Russia. Quello che molti giudicano “il” problema della politica energetica europea, ovvero la dipendenza da Mosca, viene tuttavia qui assai ridimensionato, fino a venire giudicato un “falso problema”. “Contrariamente a quanto si è finora affermato - si legge nel Rapporto - le importazioni di energia dell’Unione europea sono riparti...
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