2008, Numero 5/6
Years of ’68 (Gli anni del ’68)
Un articolo del dissidente ebreo-polacco
di Aleksander Smolar
Il linguaggio dei rivoluzionari sessantottini occidentali – sostiene Aleksander Smolar - suona, alle orecchie dei polacchi, “carico del peso dell’oppressione”. Il ‘68 occidentale è stato spesso contrario alle ragioni della rivolta del Marzo di Varsavia, ed indifferente alle successive purghe anti-sioniste. Quegli eventi furono una tragedia per gli Ebrei polacchi dell’epoca e continuano ad essere un grave problema oggi, a quarant’anni di distanza
Ho lasciato la Polonia nel 1971. Dopo un anno di prigione e l’infruttuosa ricerca di un lavoro, non ho lasciato solo il Paese ma anche gli amici ed un contesto sociale che ancora risentiva della tragedia che era stata il Marzo del ‘68.1 Ci era stato fatto il lavaggio del cervello, alcuni di noi non ressero psicologicamente, Jacek Kuron e Karol Modzelewski2 erano ancora in carcere. L’ombra della repressione sovietica in Cecoslovacchia si stendeva sulla Polonia ancora quando, nel dicembre del 1970, cominciava a tirare un vento di novità.3 Il primo anno di esilio lo trascorsi a Bologna. Anche la mia Italia, con i suoi docenti universitari di sinistra ed i suoi studenti, aveva avuto i suoi guai. Altro paese, altri problemi. Si respirava aria d...
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