Grazie all’amico Ernesto Irmici della Casa Editrice Talete che mi ha dato e ci ha dato l’occasione per questo incontro per riflettere di nuovo su Turati e sulle alterne sorti del riformismo nel nostro Paese.
Quando ne abbiamo parlato e mi ha fatto la proposta di curare questo volumetto che ha anche dei limiti di spazio oggettivi che quindi forse non hanno consentito magari anche di affiancare al discorso principale e al testo principale a quelli che lo accompagnano altri testi che avrebbero potuto chiarire meglio alcuni aspetti del contesto in cui nasce questo discorso, pensavo di andare a fare uno dei tanti (come mi capitano) lavori di nicchia cioè una cosa destinata abbastanza a rimanere nascosta. Poi strada facendo - il discorso l’avevo letto tanti anni fa e l’ho ripreso in mano in questa occasione – mi sono accorto della sua straordinaria attualità e quindi che forse sarebbe stata un’occasione per riprendere anche su più larga scala questa riflessione sul riformismo e la giornata di oggi ci conferma in questa direzione.
“Rifare l’Italia” è appunto il titolo scelto da Turati per questo discorso del 26 giugno 1920 in Parlamento in occasione della presentazione dell’ultimo governo...