Parlare della storia non è un esercizio sterile, si ha la capacità di mettere in campo un progetto per il futuro solo se si è capaci di trasferire i valori del passato ai ragazzi e alle ragazze di questo Paese che per fantasia, coraggio, volontà di conquista non sono secondi a nessuno.
Cari amici è indubbiamente un grande merito del professor Aldo Ricci aver curato e portato alla pubblicazione il ponderoso discorso parlamentare con cui Filippo Turati salutò il ritorno di Giolitti nel 1920 alla guida del governo, quel discorso è un vero capolavoro, il modello di un riformismo che vuole raggiungere i suoi obiettivi di sviluppo e di progresso senza cedere di un millimetro sull’appartenenza a una classe e a un determinato partito: il partito socialista italiano.
Turati non potè parlare a nome del gruppo socialista perché il direttivo dei deputati letto il discorso gli negò l’autorizzazione, ma i continui battimani dell’estrema sinistra che punteggiarono l’intero discorso – come si legge nel resoconto ufficiale della Camera – sono la migliore smentita alla faziosità e alla ottusità di quel direttivo.
La dirigenza socialista viveva ancora la follia del congresso di Bologna dell’anno prec...