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2008,
Numero 8/9

Noi socialisti fuori dal Parlamento senza perdere la testa nel radicalismo

Interventi - Una nuova Costituzione per nuove istituzioni
di Roberto Biscardini

Con un consenso elettorale tutto da ricostruire, voler essere socialisti oggi significa guardare ai malesseri sociali, alle paure e ai più grandi problemi del nostro paese, come a quelli del mondo, con la cultura tradizionale del socialismo, che è riformismo e rottura. Significa affrontare la sfida di una fase politica che non è favorevole né ai partiti, né tanto meno a quelli storici, né soprattutto a quelli di ispirazione socialista. Con la forza di chi si lascia alle spalle le “damnatio memoriae”, quella che associa la parola socialista alla storia criminale (mai fatta conoscere a sufficienza) del “socialismo reale” nell’esperienza totalitaria del regime sovietico, quella nostrana del “frontismo” e quella più recente di “tangentopoli”.
Ma sapere di avere solide tradizioni a cui fare riferimento e sapere di disporre di un complesso di valori di giustizia e di libertà che appartengono alla nostra storia, non basta e non consente di fermarsi sulla soglia della memoria. Occorre guardare avanti, sperimentando il nuovo, avendo consapevolezza di rispondere per il presente e quindi per il futuro. Senza relitti culturali e vecchie litanie. Facendo esattamente ciò che fecero i nostri mae...