2008, Numero 10
Cecoslovacchia ’38-’48-’68. I totalitarismi del ’900 nel cuore dell’Europa
Un’edizione speciale a quarant’anni dalla Primavera di Praga
di Critica Sociale
Dedichiamo questo triplice numero ala Repubblica Cecoslovacca nel 40 anniversario della invasione sovietica di Praga nell’agosto del 1968. La Cecoslovacchia nasce dopo la grande guerra del 1914/18, in seguito allo smembramento dell’Impero Austro – Ungarico, con l’accorpamento della Boemia, della Slovacchia e del territorio dei Sudeti, a prevalenza tedesca. E’ in certo senso uno stato artificiale, voluto da Clemanceau e dagli autorevoli nazionalisti cechi, Thomas Masarik ed Eduard Benes, convinti assertori della democrazia e della amministrazione dei popoli, sulla base dei principi sostenuti dal Presidente americano Woodrow Wilson, propugnatore, tra l’altro, della Società delle Nazioni come luogo di componimento dei conflitti internazionali.
1938 – L’invasione tedesca Hitler appoggia la rivendicazione dei tedeschi abitanti dei Sudeti di considerarsi parte integrante della Germania. Annette quel territorio, invade la Boemia e la trasforma in un protettorato e sfrutta il nazionalismo per dare vita ad un governo filonazista della Slovacchia autonoma. Con il patto di Monaco, la Cecoslovacchia viene lasciata al suo destino, con l’avallo della Francia e Inghilterra, presunti alleati. Di...
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