2008, Numero 10
“Cosa è successo, come e perché”. Dubbi sul ruolo di Mosca
Un importante studio dello storico franco-ungherese
di François Fejtö
Come definire storicamente, sociologicamente, politicamente questo febbraio di Praga? Da parte comunista i protagonisti principali hanno tentato di minimizzare la portata storica dell’avvenimento per le ragioni d’opportunità che abbiamo indicato. Essi evitano di pronunciare la parola rivoluzione e ancora più di parlare d’insurrezione, di colpo di Stato. Il colpo di Stato, sono gli altri che l’hanno preparato, che hanno complottato per prendere il potere. Come spiega il portavoce del PC cecoslovacco nell’organo ufficiale del Cominform, l’avvenimento a cui si è assistito non è altro che “una crisi di governo, risolta in modo democratico [...]. Non c’è stato nessun cambiamento di regime, nessun putsch. Noi continuiamo e continueremo a ricercare il consolidamento e lo sviluppo del regime democratico in modo pacifico, proseguiremo per la via del socialismo [...]. I reazionari hanno subito una dura sconfitta e il popolo ha riportato una brillante vittoria.” È tutto qui. Nelle spiegazioni ufficiali; comunque, si possono rilevare alcune incoerenze e incertezze. Così, nella prima conferenza stampa che Kopecky dà il 1° marzo per i corrispondenti stranieri, il ministro dell’Informazione del v...
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