2008, Numero 11
Noi e la sinistra
Un brano tratto dal volume “Il fuoco di Praga”
di Jiri Pelikan
È evidente che dopo l’amara esperienza vissuta noi non potevamo essere più gli stessi comunisti disciplinati d’un tempo, come esistono ancora nei partiti comunisti occidentali. Ma ciò non significa affatto che avessimo perduto le nostre convinzioni socialiste o che fossimo diventati anticomunisti. Al contrario, pensavamo di trovare i nostri alleati naturali nei grandi partiti comunisti occidentali, data la loro concezione di un socialismo pluralista e diversificato, rispettoso delle libertà democratiche e delle vie specifiche di ogni paese verso il socialismo. Ricordo che nella tragica notte del 20 agosto 1968 uno dei dirigenti del partito comunista cecoslovacco, apprendendo la notizia dell’invasione sovietica, esclamò: “Ormai soltanto i partiti comunisti occidentali possono realizzare il socialismo autentico, perché non hanno i carri armati sovietici davanti alla porta!” Ci rivolgemmo perciò anzitutto ai partiti comunisti italiano, francese, spagnolo ed altri, che condannarono l’intervento sovietico contro la “primavera di Praga,” per spiegare la situazione nel nostro paese e chiedere la loro solidarietà e il loro aiuto. Fin dai primi contatti con i rappresentanti di questi partit...
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