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2011,
Numero 7

Giuseppe Di Vagno, il Matteotti del Sud

Protagonisti del riformismo socialista. Un convegno della “Fondazione Di Vagno” con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica
di Simona Colarizzi

Gli eventi successivi alla prima guerra mondiale rappresentano uno snodo ciuciale nella storia del Novecento italiano che, per quanto analizzato e interpretato da una storiografia ormai consolidata, lascia sempre aperti nuovi percorsi di ricerca quando si reperiscono documenti mai visionati o si rileggono carte d’archivio lasciate negli armadi. Il lavoro di scavo, promosso dalla Fondazione Di Vaglio, testimonia quanto sia fecondo ripercorrere, attraverso una documentazione inedita e soprattutto con un bagaglio di conoscenze rinnovate negli anni, avvenimenti e momenti di questo tormentato dopoguerra che ha segnato la fine dello Stato liberale e l’avvento della dittatura fascista.
Inevitabile un interrogativo preliminare: perché riportare alla luce proprio il “caso Di Vaglio”, il brutale assassinio del deputato socialista pugliese, caduto in un agguato squadrista, a Mola di Bari, il 25 settembre 1921?
Certamente, Giuseppe Di Vagno, nella memoria che tanti cittadini pugliesi si sono tramandati di padre in figlio, è una figura simbolo della lotta per la libertà violata e negata dal fascismo; il suo nome si iscrive tra le vittime illustri che hanno dato la vita in nome degli ideali anti...