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2011,
Numero 9

La questione delle 8 ore di lavoro

EINAUDI E LA CRITICA1894 fascicolo 12 pagina 181
di Luigi Einaudi

In occasione del 1° maggio 1890 vari sodalizi operai presentarono petizione alla Camera dei deputati per ottenere leggi protettrici del lavoro, dalle quali, secondo la relazione fatta dall’on. Caldesi alla Camera il 7 febbraio del 1893, doveva risultare: «la riduzione della giornata di lavoro ad un maximun di otto ore per tutti gli operai che lavorano negli stabilimenti e nelle botteghe, ed un minimun di salario per la retribuzione dei lavoratori di L. 3 al giorno per gli uomini e di L. 1,75 per le donne». Si osservò che la «riduzione delle ore di lavoro ed il minimun dei salari sono questioni così gravi ed ancora premature forse per l’Italia, che non è proprio oggi il caso di imporre al Ministero l’obbligo di prendere in proposito una risoluzione immediata». Si rimandò quindi la petizione agli uffici!
Come si vede, la indifferenza dei nostri governanti per tutta la legislazione del lavoro non potrebbe essere più grande; la riduzione legale della giornata di lavoro è una riforma che, sembrando unicamente inspirata a concetti socialisti, è avversata dai nemici del socialismo; ora è invece accertato, afferma il Salvioli, «che il capitale non perde, ma forse guadagna, che la produzion...