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2011,
Numero 9

La politica ferroviaria in Italia

EINAUDI E LA CRITICA1901 fascicolo 11 pagina 170
di Luigi Einaudi e Attilio Cabiati

Un po’ di storia: Le cinque reti (1865-1880)

Un poco di storia retrospettiva è indispensabile. La legge 14 maggio 1865 stabilì un primo ordinamento delle ferrovie italiane. Per essa le nostre strade furono divise in cinque gruppi e concesse a cinque Società: quella dell’Alta Italia, con 2000 km già in esercizio e legati alle ferrovie austriache, di cui erano conseguenza - quella delle Romane, con circa 1730 km. - la Società delle Strade ferrate Meridionali (km. 1750) - e quella delle Calabro-Sicule (km. 1250). Le ferrovie sarde erano state concesse a un privato fino dal 1863.
La Società Alta Italia ebbe breve vita: l’annessione del Veneto, i suoi stretti vincoli con le Società ferroviarie austriache, provocarono col Governo nazionale attriti, che ebbero termine con la convenzione di Basilea del 17 novembre 1875. Con essa lo Stato divenne proprietario di km. 2975 di ferrovia ben tenuta, con ottimo materiale, del valore di circa 1 miliardo e 53 milioni.
Triste è la storia delle Ferrovie Romane. Esse erano sovvenzionate dallo Stato con L. 13.250 per chilometro all’anno, finché il prodotto lordo chilometrico non oltrepassasse le L. 12.500: dopo diminuiva la sovvenzione in misura det...