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2011,
Numero 8

Uno scritto postumo di Carlo Marx

1891 fascicolo 3 pagina 34
di Achille Loria

Ha destato grande scalpore in Germania la pubblicazione, oggi fatta dall’Engels nella Età Nuova, della critica mossa da Marx al programma del partito socialista tedesco, quale venne formulato dal Congresso di Gotha nel 1875; e i corifei di questo partito ne hanno tanto corruccio, che non esitano ad accusare il vecchio loro capo d’aver venduto il manoscritto di Marx al governo germanico, il quale avrebbe colta opportuna occasione per creare dissidi fra i membri della democrazia sociale. (1) Nulla di più spiegabile di queste accuse; nulla di più naturale che un’ epoca, così fertile in ogni sorta d’infamie, cerchi di coprire sotto la comune bruttura i rappresentanti di antiche ed ornai ignorate virtù.
Ma quanti conoscono la tempra adamantina del carattere, l’integrità impeccabile ed il sublime disinteresse dell’ Engels, non potranno accogliere se non con un sorriso di sprezzo l’accusa lanciata con tanta impudenza contro il nobile vegliardo, che ha consacrata l’intera sua vita alla rivendicazione sociale. E questo disprezzo deve poi associarsi ad un senso di meraviglia profonda in tutti coloro i quali hanno avuto occasione di leggere l’opuscolo del Marx; perché questo, lunge dal meri...