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2011,
Numero 8

I linciaggi siciliani

1894 fascicolo 20 pagina 305
di Napoleone Colajanni

Il «processo mostruoso», che seppellě vivi i nostri compagni del Comitato regionale socialista della Sicilia, č ormai conosciuto anche ne’ particolari. E noto con quali perfidiose arti, con quali coscienti e grottesche menzogne, proclamate sino in Parlamento, con quale trama di calunnie, di falsi, di corruzioni abominose si ottenne quella, sentenza no, ma libello, che ebbe il colpo di stato per fondamento, la lacerazione del patto nazionale in tutte le clausole essenziali per condizione necessaria; per mezzi, la servile abdicazione ad oltranza del magistrato legittimo dinnanzi alle violenze insurrezionali della spada, posta questa al servizio delle libidini e delle rappresaglie di un manipolo di schiavisti e di usurai per l’assassinio meditato di un popolo.
E «assassinio per procura» qualificň quella sentenza uno dei piů illustri nostri penalisti universitari - Giovan Battista Impallomeni - che la defině pure «linciaggio». Leggendola, il preside della sinistra congrega, cui fu dovere l’emetterla, tremava, pallido; indi fuggiva per le porticine segrete. Giŕ era fuggito il primo degli accusatori, innanzi di sostenere l’accusa scellerata. Quella sentenza, con la negata difesa civile, ...