2012, Numero 1/2
Un quadro desolante ereditato dal bipolarismo
Il ritorno dell’Avanti! in mani socialiste per la prospettiva riformista liquidata con Craxi e il Psi
di Carlo Tognoli
Dal ‘Qui si passa’ polemico contro il marchese Di Rudiń del primo numero dell’Avanti! del 1896, con sede a Roma e affidato a Leonida Bissolati, al trasferimento a Milano del 1911 con la direzione a Claudio Treves, trascorrono 15 anni. Il Partito Socialista, salvo brevi parentesi, era stato guidato dai riformisti di Filippo Turati e Treves e aveva contribuito a far introdurre nella legislazione italiana importanti leggi a favore della democrazia e della libertà e in difesa dei diritti dei lavoratori. Il 1911 è peṛ l’anno della espulsione di Bissolati e Ivanoe Bonomi (rei di avere portato la loro solidarietà umana a Vittorio Emanuele III sfuggito ad un attentato) che determina un indebolimenti dei riformisti del PSI Lo spostamento a Milano - che aveva suscitato polemiche per la creazione di una società editrice con capitale basato sulle azioni sottoscritte dalle sezioni socialiste, dalle cooperative, delle leghe sindacali, dei singoli iscritti – era stato visto anche come un allontanamento dai problemi del mezzogiorno e della sua realtà agricola, a vantaggio di una linea più attenta ai temi del proletariato industriale del Nord. Per la verità la scelta era legata ad esigenze di ca...
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