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2012,
Numero 3/4

Venti anni dopo, un bilancio negativo

Crisi dei partiti e liquefazione della seconda repubblica, crisi economica e sociale, ritorno del terrorismo
di Ugo Finetti

La “celebrazione” del Ventennale di Mani Pulite è stata molto dimessa: qualche rimpatriata, più nostalgica e piagnucolosa che non trionfalistica e bellicosa. “Les heros sont fatigués” - gli eroi sono stanchi - direbbe Anatole France.
Tutto il popolo “manipulitista”, da destra a sinistra, oggi vede suoi esponenti di primo piano accusati per tangenti. Il Parlamento è schernito per “i costi della politica” ed umiliato da un governo interamente extraparlamentare.
Non c’è più Craxi, non c’è più Berlusconi, ma da un lato con il governo Monti non c’è stato “ribaltone” e dall’altro è diffuso un bilancio molto critico sui risultati e gli assetti politico-istituzionali partoriti dalla “Seconda Repubblica”. Nessuno sa con quale sistema, con quali partiti e con quali candidati premier si voterà nel prossimo anno ed ipotesi di alternativa globale o unità nazionale convivono nei vertici dei principali partiti.
Soprattutto sono venute meno molte ipotesi dominanti negli anni novanta che avevano seminato molte certezze che si sono però rivelate del tutto superficiali ed illusorie.
Che senso ha, infatti discutere di “Mani Pulite” prescindendo dalla “casa che brucia”? Che ci sia un nesso tra il mo...