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2012,
Numero 3/4

Il “Turati” di Maurizio Punzo

“L’Esercizio e le Riforme”
di Carlo Tognoli

Nel 1918, subito dopo la fine della ‘grande guerra’ Filippo Turati, neutralista convinto, ma non anti-italiano, prosegue nella sua azione politica e ideale, il lavoro di una vita, per tentare di portare il socialismo italiano fuori dalle ‘secche’ del massimalismo inconcludente che ne avrebbero determinato la sconfitta.
Il proletariato avrebbe dovuto “…respingere tutte le proposte di giochi d’azzardo sedicenti rivoluzionari…per la riconquista delle libertŕ elementari…il rispetto «postbellico» per l’autodecisione dei popoli…e per tutte le rivendicazioni politiche, economiche, sindacali e culturali, inscritte da gran tempo nei programmi socialisti…”. «La scelta č» “…fra pace democratica sincera e definitiva, e rivoluzione universale. Il dilemma, anche pei vincitori, si riassume nell’alternativa di due nomi simbolici: Wilson o Lenin.”
Maurizio Punzo - in questo saggio storico nel quale si riporta l’attenzione sull’opera del ‘leader’ socialista per la costruzione del socialismo riformista italiano – fa parlare Turati.
Emerge la grandezza del capo politico, dell’uomo di pensiero, del lottatore contrario all’uso della violenza, ma sempre pronto a battersi per il riscatto del mondo del lav...