2012, Numero 5/6
Azionariato popolare per l’Avanti! Circoli territoriali, quote collettive, delegati nella proprietà democratica
Obiettivo, un milione di euro di sottoscrizione
di Stefano Carluccio
Vorrei inquadrare la questione sotto il profilo pratico. La discussione sul web o la rotativa è molto importante perché in realtà non tratta solo di una questione tecnica, ma di contenuto, e riguarda proprio il contenuto del valore associativo e quindi del simbolo che l’Avanti! ha e invita a riflettere su quale sia il modo migliore per poterlo comunicare. Affronterei poi questa questione. Prima ve n’è una comune ad entrambe le alternative (che non necessariamente sono in alternativa tra loro). E’ la questione della proprietà collettiva. Vi sono numerose forme giuridiche che possono raccogliere un azionariato popolare, abbiamo esaminato con Rino e con altri compagni tante ipotesi: dalla fondazione, all’associazione, alla Srl. Vi sono molte ipotesi. Non abbiamo ancora deciso nulla, non siamo venuti a capo di niente, non abbiamo fatto fare ancora uno studio specifico sulle varie ipotesi da persone esperte. Allora ci guidi l’esperienza di chi ha avuto successo. Come giustamente ricordato, oggi è l’anniversario della morte di Claudio Treves, colui che lanciò nel 1911 l’azionariato popolare per portare l’Avanti! da Roma a Milano dove, in effetti, non era il giornale più letto dai socia...
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