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2014,
Numero 6

Verso l'“impero latino” (Kojev-Camus) e il risorgere della civiltà Sud-europea

Da Mosca all'Argentina passando per il Mediterraneo. Così cambierà il mondo con l'intesa Putin - Papa Francesco
di Stefano Carluccio

Nel 1947 un filosofo, che era anche un alto funzionario del governo francese, Alexandre Kojève, pubblicò un testo dal titolo L'impero latino, sulla cui attualità conviene oggi tornare a riflettere. Con singolare preveggenza, l'autore affermava che la Germania sarebbe diventata in pochi anni la principale potenza economica europea,
Kojève vedeva con chiarezza la fine degli stati-nazione che avevano segnato la storia dell' Europa: come l' età moderna aveva significato il tramonto delle formazioni politiche feudali a vantaggio degli stati nazionali, così ora gli stati-nazione dovevano cedere il passo a formazioni politiche che superavano i confini delle nazioni e che egli designava col nome di “imperi”. Alla base di questi imperi non poteva essere, però, secondo Kojève, un' unità astratta, che prescindesse dalla parentela reale di cultura, di lingua, di modi di vita e di religione. La Germania protestante, egli argomentava, che sarebbe presto diventata, come di fatto è diventata, la nazione più ricca e potente in Europa, sarebbe stata attratta inesorabilmente dalla sua vocazione extraeuropea verso le forme dell' impero anglosassone. Ma la Francia e le nazion...