2008, Numero 5/6
I DUE ’68 - Il lungo crinale della violenza
Nell’uso della forza la differenza profonda tra i due movimenti dell’est e dell’ovest
di Ugo Finetti
Lo studio di Paolo Sensini (vedi il fascicolo allegato numero 6 di Critica Sociale) ha, in particolare, il merito di aiutare la messa a fuoco due temi: la diversitŕ tra il Sessantotto italiano e quello cecoslovacco ed il rapporto tra comunismo italiano ed il comunismo al potere in Urss ed in Europa. Cominciamo da quest’ultimo. Dopo la scomparsa dell’Unione Sovietica e del Pci, in Italia l’intellettualitŕ che in Italia era stata comunista – ed in particolare la sua storiografia – ha sbrigativamente eretto un nuovo “muro di Berlino”, questa volta, tra la storia del Pci e quella dei regimi comunisti. Sulla base di tale impostazione si propone un giudizio negativo delle aberrazioni del comunismo orientale, ma positivo del ruolo svolto dai comunisti occidentali secondo la tesi esposta dai curatori del Dizionario del comunismo (edito da Einaudi nel 2006): «I comunisti», scrivono Silvio Pons e Robert Service, «hanno seguito i percorsi piů diversi nella storia del XX secolo. Quando non hanno avuto il potere hanno contribuito a lotte di emancipazione sociale e di liberazione. Quando lo hanno avuto hanno instaurato regimi oppressivi e liberticidi». Con questa impostazione la lettura del co...
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