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2009,
Numero 1/2

Il caos italiano

“Sono nati mezzi partiti, piccoli partiti: una frantumazione continua”
di Bettino Craxi

Il caos italiano ha un nome e cognome: “rivoluzione fallita”. Allo stato delle cose non c’è un presidente della cosidetta seconda repubblica.
L’attuale presidente in carica per la sua carriera politica nella prima repubblica, non è altro che un esponente del dissolto partito democristiano, eletto dal “vecchio sistema”.
Non c’è in parlamento una maggioranza politica espressione di una coalizione. Assistiamo invece alla convergenza occasionale dei voti più disparati, espressi da gruppi particolarmente molto lontani tra loro. Non c’è un governo “politico”.
Al suo posto c’è un governo “tecnico”, presieduto dal ministro del tesoro del precedente governo Berlusconi al quale lo stesso Berlusconi ha finito con il negare la fiducia. Il “governo tecnico”, ha superato nei giorni scorsi l’ostacolo di un decisivo voto parlamentare grazie a tre voti della sudtiroler volkspartei, e cioè i rappresentanti della minoranza di lingua tedesca.
Il “governo tecnico”, ha un mini-programma, e, per sua stessa ammissione, è a “termine”.
Sul “termine”, e cioè se giugno od ottobre prossimi, è in corso una rissa ed un braccio di ferro con toni ed espres sioni che hanno provocato persino un intervento efficiale ...