2009, Numero 3/4
L’illusione imperiale. Il recupero dello stalinismo per alimentare il mito della grande Russia
Russia ■ Gi archivi dell’ex URSS aperti da Gorbaciov e Eltsin agli studiosi di tutto il mondo, sono tornati chiusi con Putin all’accesso degli storici
di Fernando Mezzetti
L’Autore di questo articolo – “Putin contro la verità”, Orlando Figes per NYRBooks – è uno dei maggiori esperti di storia russa, autore anche del magnifico Natasha’s dance la “Danza di Natasha”, che è un viaggio nella cultura nazionale russa, sia popolare che aristocratica, un patrimonio di ogni classe sociale. E’ molto interessante il racconto che lui fa di quando, con il crollo sovietico e aperti gli archivi da Yeltsin, gli studiosi occidentali possono accedere alle fonti storiche sovietiche: malgrado tutte le aperture, lui racconta che non potevano avere contatti tra di loro, tra ricercatori occidentali e post-sovietici, ormai semplicemente “russi”. E però essi si cercavano, ed evitando i controlli, si incontravano nel bagni, nelle toiletes, a fumare e a scambiarsi opinioni sulle rispettive scoperte e osservazioni che stavano facendo. Gli archivi sovietici sono stati a lungo chiusi e quando Yeltsin decise di aprirli giunsero storici da tutto il mondo a Mosca. E in effetti questi archivi si sono rivelati una miniera. Infatti lo spunto di questo scritto di Orlando Figes su NYR books, è il libro del direttore editoriale della Yale University Press che andò a Mosca per una impresa...
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