2009, Numero 5/6
La profezia dell’autogoverno. L’Avanti! e le autonomie locali
■ Un editoriale dell’agosto 1945
di Pietro Nenni
Il comunicato della Presidenza del Consiglio annunciante che su la traccia dell’autonomia concessa alla Valle d’Aosta il Governo «intende ora elaborare con lo stesso spirito i necessari provvedimenti per le regioni della frontiera settentrionale, consultando gli esponenti delle popolazioni e degli interessi locali», merita di essere fissato nella labile memoria del pubblico. È l’inizio di una nuova politica amministrativa? È un punto fermo nel bianco molle della cronaca politica. L’ansia dell’Alto Adige e della venezia Tridentina ha di che placarsi. L’autonomia amministrativa, ed entro certi limiti anche politica, salva l’unità economica e quindi etnica. Le linee di nazionalità possono anche essere non chiaramente riconoscibili e definibili, ma quelle economiche che alle civili e amministrative presiedono si, e si allontana il vento della rapina nazionalista. Le zone di frontiera diventano centri di accordo e non più fonti di attriti e occasioni di inquietudini nazionali. L’autonomia, non risolve il problema di sovranità, è vero, ma postula e salva quello della integrità economica. La libertà porta alla responsabilità. È Cattaneo che risorge? È l’esigenza della costruzione democrat...
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