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2009,
Numero 5/6

Un’Amministrazione più efficiente per la crescita

Il SaggioLa “Rivoluzione in corso”, il dovere di cambiare dalla parte dei cittadini
di Renato Brunetta

È vero anche in politica, la fortuna sarà pure cieca, ma la sfiga ci vede benissimo. È mai possibile che il centrodestra si trovi sempre a governare nel mezzo di un patatrac economico internazionale? Ogni volta ci imbattiamo nelle vacche magre, neanche fossimo a Calcutta. Già nel 2001, poche settimane dopo il suo insediamento, il governo Berlusconi (destinato peraltro a diventare il più longevo nella storia della Repubblica) si era trovato a gestire i drammatici effetti della crisi economica seguita all’11 settembre. E stavolta le cose non sono andate tanto diversamente. Il nostro esecutivo è infatti nato quando la crisi finanziaria americana si era manifestata da almeno dieci mesi, con propaggini in Europa, e mentre i venti di recessione si rafforzavano da entrambi i lati dell’Atlantico, spingendo i maggiori istituti di previsione a correggere verso il basso le prospettive di crescita. Anche se la crisi non aveva ancora assunto le caratteristiche sistemiche globali, successive al fallimento della Lehman Brothers, il dibattito era già acceso: si cercavano i colpevoli più che i rimedi. Dopo un lungo e straordinario periodo di crescita dell’economia mondiale, che aveva appena sfiorat...