2009, Numero 5/6
Fuller e Mazzini: tra fede e fato
Saggio ■ Una giornalista americana, patriota della democrazia italiana ed europea
di Gigliola Sacerdoti Mariani
“Il futuro alle spalle” Margaret Fuller attraversň l’Atlantico nell’agosto 1846 - all’etŕ di trentasei anni - e divenne europea. Avrebbe dovuto compiere quel viaggio nel 1835, in compagnia di Harriet Martineau, ma la morte del padre alla vigilia della partenza glielo aveva impedito. Se avesse realizzato quel primo progetto, non avrebbe incontrato Mazzini a Londra. Il fato aveva rinviato l’impatto diretto, non libresco, di Margaret con una cultura che l’avrebbe portata a scelte fondamentali e l’avrebbe indirizzata verso precisi impegni ideologici e politici. Prima di accingersi alla traversata - insieme agli amici Spring, i coniugi Rebecca e Marcus con il giovane figlio Eddie - Fuller aveva preso accordi con Horace Greeley, l’ardente seguace di Fourier, proprietario della New York Daily Tribune1: al giornale - con il quale lei giŕ collaborava con articoli su tematiche di carattere sociale, artistico e letterario - avrebbe inviato dei reportages dall’Europa, in forma di ‘lettere’. Senza esserne consapevole, sarebbe diventata la prima donna americana corrispondente dall’estero e la prima donna corrispondente di guerra, nel breve periodo della Repubblica romana. Alle spalle aveva il t...
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