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2009,
Numero 7

L’eroe per caso del 1989

GorbaciovA vent’anni dalla fine dell’Impero sovietico l’ex leader č stimato in Occidente, ma duramente criticato in Russia
di Victor Sebestyen

A vent’anni dal crollo del Muro, Mikhail Gorbachev viene sommessamente celebrato in Occidente, ma criticato in Russia. Ovunque la sua fama rimane legata al fallito tentativo di riformare il sistema morente in cui realmente credeva.
Un articolo della rivista Prospect apre il dibattito sul ventesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino.

In una recente intervista, Mikhail Gorbachev ha ricordato gli anni trascorsi alla guida dell’Unione Sovietica. Solitamente, una volta che il vecchio leader inizia a raccontare, risulta piuttosto complicato interromperlo. Ma in questa occasione ha esitato, č rimasto a lungo in silenzio e poi ha lasciato di stucco il suo interlocutore, osservandolo con i suoi occhi penetranti: “Lo sai, in questo momento potrei essere ancora lŕ, al Cremlino. Se fossi stato motivato solo da ambizione personale, da volontŕ di potere avrei potuto lasciare tutto al suo posto o cambiare ben poco (anche se in realtŕ ben poco č cambiato). L’Unione Sovietica forse esisterebbe ancora e sarei io a guidarla…”. Poi ha riso. Difficile dire se Gorbachev stesse provando amarezza, ma in quel caso l’avrebbe mascherata bene.
In parte, egli ha il classico atteggiamento deluso de...