2009, Numero 7
Giovane Europa. Nuova Frontiera. L’Est europeo e la fede nell’Occidente
■ Ai confini della Civiltà Democratica
di Matteo Cazzullani
Era esattamente un anno fa, l’8 agosto 2008. Danzica, meravigliosa città del Baltico tradizionalmente multi culturale (polacca, tedesca, teutonica, casciuba), nonché importantissimo centro urbano per la storia dell’Europa centrale: neutrale in svariate riprese – la più nota, prima del secondo conflitto mondiale –; porto teutonico prima e polacco poi; principale località della Prussia Reale – provincia indipendente della gloriosa Respublica polacco-lituana che fu – e, soprattutto, luogo in cui hanno sede i famosissimi cantieri navali, vero e proprio simbolo della battaglia polacca per la libertà dall’oppressione comunista, culminata con la “tavola rotonda” e le elezioni semilibere del 1989, vinte dal sindacato indipendente Solidarnosc. Ed è proprio nella sede centrale di Solidarnosc (ubicata a pochi minuti dai cantieri navali sopra citati) che per me tutto cominciò. Mi ci trovavo in visita “ufficiale” per stringere rapporti di collaborazione con AnnaViva, l’associazione di cui sono tuttora presidente. Ben presto, l’incontro diventò molto cordiale, grazie soprattutto alla gentilezza del mio interlocutore Mateusz S. (mio omonimo di cui non cito il cognome in quanto compongo questo pez...
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