2009, Numero 8
Per il PD il “berlusconismo” resta un enigma
PD ■ Se passa dall’analisi politica a credere nella propria propaganda, un partito non può capire la natura dell’avversario
di Giuseppe Caldarola
C’è stato un tempo in cui la sinistra, incapace di guardarsi dentro, riusciva tuttavia a capire la natura e la forza del suo avversario. La situazione oggi si è rovesciata. A sinistra si moltiplicano le analisi e i contrasti sulle ragioni dei propri limiti, mentre è rarefatto o affidato a stereotipi il giudizio sul campo avverso. Se per un verso il mutamento di prospettiva indica una maggiore capacità della sinistra di leggere la propria crisi, salvo l’impossibilità di governarla, dall’altro spiega perché da quindici anni lo stesso avversario riesce a dominare la scena politica senza che la sinistra sia in grado di dare una risposta durevole. La chiave della capacità della’ sinistra di cogliere i mutamenti del campo avversario stava nella lettura dei mutamenti della politica come conseguenza dell’ingresso delle masse sulla scena politica. La più importante correzione di rotta nella lettura dell‘avversario furono le ben note “Lezioni sul fascismo” di Palmiro Togliatti. Il vecchio capo del PD, nonché leader dell’Internazionale Comunista, mandò in soffitta l’idea che il fascismo fosse espressione della “dittatura terroristica del capitale finanziario”. Questa concezione portava a sot...
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