2009, Numero 8
Quale futuro per i giornali?
Media ■ Il giornalismo di qualità . Le lettere tra due esperti americani che si interrogano sulla sua possibile rinascita in Internet
di Steven Johnson – Paul Starr
Caro Paul, 6 aprile 2009, Cominciamo da due punti sui quali saremo sicuramente d’accordo. Primo, a livello storico i giornali hanno svolto un’alta funzione civica fornendo beni pubblici essenziali allo sviluppo di una sana cultura democratica. Secondo, gli stessi giornali stanno attraversando una crisi finanziaria, determinata dai cambiamenti di lungo periodo dovuti all’avvento di internet, dai guasti (speriamo di breve termine) legati alla crisi economica mondiale e dalle decisioni sciagurate di alcuni editori. A prescindere dall’origine delle difficoltà attuali, concorderai sul fatto che il mondo dei giornali e i prodotti editoriali ed esso collegati nel prossimo decennio subiranno un profondo processo di cambiamento. Credo la questione centrale sia la seguente: negli anni a venire emergerà un nuovo modello in grado di distribuire i beni pubblici diffusi precedentemente dai giornali? La mia risposta è che ci sono buone probabilità che l’evoluzione online in corso finisca per migliorare l’efficacia del sistema giornalistico prettamente cartaceo che ha dominato la scena per tutto il secolo scorso. Un modo di pensare al cambiamento è considerare l’universo dei media come un ecosis...
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