2009, Numero 8
Informazione, la sfida del Web. Il digitale ha vinto ma non ucciderà i giornali
Media ■ Il commento dell’esperto dello IULM
di Stefano Rolando
Sta finendo la transizione dalle tipografie alle reti. Convergenza e innovazione obbligano ai grandi balzi. Ma lobby e regole separate fanno dell’Italia un paese più consumatore che produttore. Un tema che, con i prossimi assetti delle Regioni potrebbe vedere tentate forme di sperimentazione politica su scala regionale. La prima cattedra di Politiche pubbliche per le comunicazioni è stata costituita nell’ambito delle facoltà italiane di scienze delle comunicazioni all’Università IULM di Milano per l’anno accademico 2009-2010, come corso vincolato del terzo anno, riconoscendo che il dibattito e il negoziato su regole e andamenti economici di un complesso settore che si avvia a rappresentare la prima economia planetaria è un punto di confine per le scienze politiche, le scienze economiche e le scienze sociali che interagiscono nei corsi di laurea di comunicazione. Cattedra assegnata a Stefano Rolando, da anni professore allo IULM, che ha operato nel sistema di impresa e nelle istituzioni in molti ambiti di questo settore e che è tuttora membro del Consiglio superiore delle Comunicazioni, a cui abbiamo chiesto di fornire un’opinione su alcuni aspetti del dibattito sulla materia. (C...
| |