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2009,
Numero 9

Leo Valiani (Fiume, 1909 – Milano, 1999)

Il 25 aprile firma l’insurrezione di Milano. Nel ’46 è eletto alla Costituente per il Partito d’Azione. Nell’80 Pertini lo nomina senatore a vita
di Critica Sociale

Leo Valiani (il cognome originario Weiczen sarà italianizzato con le leggi fasciste del 1927) nasce il 9 febbraio 1909 a Fiume, secondo genito di Adolfo Weiczen e Margherita Geller, figlia di Caterina Herzl, cugina di secondo grado di Theodor Herzl, fondatore del sionismo.
All’età di sette anni, nel 1916, si trasferisce con la famiglia a Budapest, dove rimarrà fino alla metà del 1919. Nella città ungherese Valiani inizia a frequentare le scuole apprendendo l’ungherese che affianca all’italiano e al tedesco, a cui si aggiungeranno nel tempo anche il francese, l’inglese, lo spagnolo, il serbo-croato e il russo. Tornato a Fiume, nel settembre del 1919 il giovanissimo Valiani è testimone dell’impresa di D’Annunzio.
Tra il 1921 e il 1924 Valiani matura la sua adesione all’antifascismo. Vicende locali, quali ad esempio l’incendio da parte dei fascisti della Camera del Lavoro di Fiume nel 1921, la marcia su Roma del 1922 e il delitto Matteotti del 1924 spingono il giovane Valiani verso un antifascismo attivo e militante sulla base di un’adesione agli ideali del socialismo.
Nel 1924 muore il padre. Valiani trova lavoro presso la Banca mobiliare di Fiume.
Nel 1926 si reca a Milano per incon...