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2009,
Numero 9

“Il movimento socialista in Italia”. Il PSI e la nascita della democrazia nel primo Novecento

di Leo Valiani

Per cogliere il tratto distintivo del movimento socialista italiano nell’ambito di quella che fu chiamata la Seconda Internazionale (18891914), conviene ricordare la critica che, sull’Avanti! di Cesena-Imola, Andrea Costa fece ad uno degli schemi di programma presentati al Congresso internazionale socialista, tenuto si nel 1881 a Coira con l’intento - riuscito a concretizzarsi poi solo a distanza di otto anni - di ricostituire l’Associazione Internazionale dei Lavoratori in forme adeguate alle esigenze della lotta parlamentare, e dell’azione sindacale saldamente organizzata, della cui positivitŕ i maggiori partiti operai europei, e segnatamente la socialdemocrazia tedesca, che superava tutti gli altri per forza e prestigio, si erano giŕ convinti. In quello schema, scriveva Costa, «il popolo... ci ha troppa poca parte». L’appunto poteva sembrare presuntuoso, essendo rivolto dall’esponente di un gruppetto socialista, il cui raggio d’azione non oltrepassava la cerchia’ di alcuni comuni romagnoli, ai rappresentanti di partiti che, nei loro rispettivi paesi, cosě in Germania, nel Belgio, in Svizzera e in Francia, avevano ormai risonanza politica nazionale e potevano giŕ contare sui suff...