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2009,
Numero 9

“Socialismo liberale”. Carlo Rosselli, tra Critica Sociale e Fabian Society

Come Carlo Rosselli, ispirandosi al socialismo fabiano inglese, cercò la “terza via” più di cinquanta’anni fa, e quanto c’è di attuale nel liberalsocialismo in Italia
di Leo Valiani

«SOCIALISMO LIBERALE» è il titolo di un libro che Carlo Rosselli, il fondatore del movimento antifascista «Giustizia e libertà», assassinato in Francia da sicari del fascismo nel 1937, scrisse al confino di Lipari nel 1928-29 e pubblicò a Parigi nel 1930. Le idee esposte in quel volume furono in parte già anticipate da Rosselli in due articoli, intitolati Liberalismo socialista, pubblicati rispettivamente nella Critica Sociale di Filippo Turati e Ugo Guido Mondolfo e nella Rivoluzione liberale di Piero Gobetti, nel 1923 e ‘24.
Rosselli, allievo di Salvemini e di Einaudi, ma studioso indipendente, nel ‘24, dopo il martirio di Giacomo Matteotti, prese la tessera del Partito socialista unitario. Sin dal suo ritorno dalla guerra egli si considerava un socialista vicino alla corrente democratica del socialismo, rappresentata da Turati. Nell’elaborazione delle idee del socialismo liberale prendeva le mosse da: due eventi che si verificavano sotto i suoi occhi. Il marxismo, interpretato come avvento fatale del socialismo, con la proletarizzazione in atto nella società capitalistica, in Italia aveva condotto all’isolamento della classe operaia e alla passività del Partito socialista, col ...