2009, Numero 11
Trascinava il popolo perché veniva dal popolo
Editoriale ■ A trent’anni dalla scomparsa di Pietro Nenni, un ricordo del Presidente dell’Associazione “Amici della Critica Sociale”
di Francesco Colucci
“Di una sola prospettiva ho terrore – disse Nenni in un suo intervento alla Camera dei deputati il 18 dicembre 1952 – quella che possa venire il momento in cui un operaio, aprendo il suo giornale al mattino e leggendovi di atti miei, fosse costretto a gettarlo a terra sdegnato dicendo «Anche lui!». (…) perché i lavoratori che hanno fiducia in me non mi accordano il bene prezioso della loro amicizia e della loro stima che nella misura in cui so meritarla”. A differenza di alcune fra le più eminenti figure storiche del socialismo italiano, Nenni non proveniva da quella borghesia illuminata che vive il proprio impegno civile e politico per la giustizia sociale in primo luogo come un dovere morale nei confronti delle classi meno privilegiate, ma aveva sperimentato in prima persona, fin dall’infanzia, la condizione di povertà e la disuguaglianza sociale, l’assoggettamento forzato all’altrui benevolenza da parte di chi, condizionato dai più elementari bisogni, non ha diritti. Maturò, in altri termini, fin da giovane una consapevolezza precisa e diretta di quegli “ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pien...
| |