2009, Numero 11
Le radici cristiane dell’Est e il Muro dell’89
Analisi ■ Il comunismo al potere nei paesi satelliti non conquistò quei popoli europei
di Ugo Finetti
A venti anni dalla caduta del Muro di Berlino la discussione e la ricerca sulla storia del comunismo presentano una evidente difficoltà. Che l’Unione Sovietica sia stato un atroce regime dittatoriale è riconosciuto dalla quasi totalità degli studiosi, ma i confini di questo fenomeno storico sono ancora molto labili, incerti e oscillanti: sia nel tempo sia nello spazio. Tutta la storia dell’Urss è una catena delittuosa? Lenin è uguale a Stalin? Lo stesso panorama dei successori del dittatore georgiano non è senza rilevanti differenziazioni, altrimenti non si potrebbero spiegare la “destalinizzazione” di Kruscev e la “glasnost” di Gorbacev. Analogamente si guarda alle varie esperienze nel mondo insistendo nei loro aspetti specifici ed evitando di considerare come semplici doppioni i vari paesi comunisti. Soprattutto la difficoltà di un giudizio globale riguarda il comunismo che non è stato al potere, ma all’opposizione a cominciare da quello in Europa occidentale o sotto dittature di destra. L’oscillazione dei confini e l’incertezza dei lineamenti del comunismo del XX secolo sono la inevitabile conseguenza del fatto che la sua storia, a differenza del nazismo, non è stata sempre ...
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