2009, Numero 11
Appello al Pen-Club di Vaclav Havel
di Vaclav Havel
Questa lettera è stata inviata al congresso internazionale degli scrittori del Pen-Club di Stoccolma dallo scrittore Vaclav Havel. Havel era stato invitato a parteciparvi, ma ha preferito rinunciarvi, perché il passaporto cecoslovacco o gli sarebbe stato negato o concesso soltanto per impedirgli poi di rientrare in patria e trasformarlo così in emigrante forzato. La lettera di Havel è stata letta dal fisico cecoslovacco Frantisek Janouch, che da due anni vive in esilio in Svezia. Signore e signori, cari colleghi, il mese scorso a Brno sono stati gettati in carcere tre giovani: l’operaio Petr Cibulka, il bibliotecario Libar Chhupek e l’apprendista fornaio Petr Pospìchal. Sono accusati di sovversione, reato di cui si sarebbero resi colpevoli per aver copiato dei testi non pubblicati di autori cechi, tra cui anch’io, e per essersi procurati dei nastri di magnetofono su cui erano incisi testi musicali di cantanti e complessi musicali non conformisti. In sostanza essi hanno fatto proprio quello che faccio anch’io quando diffondo in pochi esemplari delle copie battute a macchina di libri che non possono essere pubblicati in Cecoslovacchia e quando mi procuro delle incisioni di cantanti e...
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