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2009,
Numero 12

Il (Contre) Coup d’Etat

GiustiziaDopo il caso Amanda, una luce internazionle sull’ingiustizia della Giustizia e un’azione dello Stato a difesa della legalità
di Stefano Carluccio


“Come è possibile una simile condanna senza prove?”. Che la domanda rivolta da una senatrice democratica ad Hillary Clinton per la condanna di Amanda a 26 anni di carcere, emessa dal tribunale di Perugia, amplifichi fino all’altra sponda dell’Atlantico quello che per oltre dieci anni abbiamo sostenuto inutilmente a proposito dello spropositato potere che la magistratura si è attribuita da sola, fino dare una veste di correttezza formale alla sostanziale evidenza di un uso arbitrario delle procedure e del diritto, è un’occasione da non perdere.
Di fronte alle reazione dei media americani, e perfino inglesi, che usano oggi lo stesso linguaggio dei “controrivoluzionari” e dei craxiani, sembra di essere vissuti - come in effetti è stato - in incubo, in un tunnel di inossidabile incomprensione delle centinaia di ripetute denunce di violazione del rispetto dei poteri costituzionali e del diritto ad opera della magistratura che ne ha fatto pasto per il canile mediatico.
Un incubo durato anche negli anni di governo di Berlusconi, lui stesso oggetto primario della prosecuzione della violenza “rivoluzionaria” e della sua vendetta per la sconfitta.
Come mai, dopo le vittorie politiche dei “c...