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2010,
Numero 1

Craxi e il socialismo liberale. Ispirandosi a Rosselli anticipò Tony Blair

Ma l’affarismo delle “privatizzazioni” liquidò una speranza
di Francesco Forte

“L’evoluzione di Bettino Craxi verso il liberal socialismo fu graduale anche perché si trattava di entrare in un’area nuova, apparentemente eretica e rispetto alla quale vi era sì il precedente di Carlo Rosselli, ma questo rimaneva poco più di uno slogan. Si trattava di abbandonare la socialdemocrazia classica dello statalismo paternalista e della forte pressione fiscale per una politica attiva a favore del mercato e della meritocrazia. In questo Craxi anticipò Tony Blair”.

1. Nel gennaio del 2000 ebbe fine la vita di Bettino Craxi, il più grande leader politico italiano dopo Alcide De Gasperi, nato nel 1934, segretario del partito socialista italiano dal 1976, presidente del Consiglio dal 1983 al 1987, il più lungo periodo di durata di un governo, prima di quello di Silvio Berlusconi dal 2001 al 2006. A lui esule in Tunisia, ove si era rifugiato per evitare l’oltraggio del carcere per le pesanti condanne per illeciti finanziamenti del partito ( risparmiate invece agli ex comunisti e democristiani della sinistra ) non era stato concesso di venire transitoriamente a Milano, per farsi operare al San Raffaele. O meglio, lo avrebbe potuto fare, ma in manette e non sarebbe poi potuto t...