2010, Numero 1
Nenni, dal “Fronte” all’autonomia socialista
1980-2010 ■ Un’analisi della complessa figura dello storico leader del PSI a trent’anni dalla sua scomparsa
di Carlo Tognoli
Pietro Nenni è stato uno dei ‘leader’ socialisti più autorevoli e popolari, dopo Filippo Turati, con il quale a Parigi, nel 1930, realizzò l’unificazione tra il troncone del Partito Socialista Italiano sopravvissuto alle scissioni e il Partito Socialista Unitario (che raccoglieva i riformisti). Dal PSI era nato, nel 1921, con una scissione, il Partito comunista, mentre nel 1922 si era costituito il Partito Socialista Unitario di Turati, Treves e Matteotti, in seguito alla espulsione dei socialisti riformisti. Nenni, giornalista già affermato, era diventato corrispondente dell’Avanti! per la Francia nel 1921 e aveva aderito al PSI, dopo una lunga militanza repubblicana. In quell’anno di crisi del socialismo dimostrò un notevole coraggio difendendo ciò che rimaneva del PSI dai tentativi di farlo confluire nel partito comunista. Riuscì a tenere in piedi il PSI e l’Avanti! in un periodo drammatico, segnato dalla ‘marcia su Roma’, dall’avvento di Mussolini, dell’assassinio di Matteotti, dalla fine della democrazia con le leggi speciali del 1926 - anno nel quale trovò anche modo di dar vita al periodico ‘Quarto Stato’ con Carlo Rosselli prima di prendere la via dell’esilio parigino. Il...
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