2010, Numero 2/3
La riforma fiscale cambia lo Stato
La rivoluzione di Tremonti ■ Le tasse non dovranno essere “imposte” sulle persone ma sulle merci
di Giuseppe Scanni
La sconcertante dialettica critica che ha pubblicamente messo in rilievo il forte disagio politico ed istituzionale che divarica i rapporti politici tra l’on. Berlusconi e l’on. Fini, ha riproposto all’attenzione dell’agenda politica alcuni temi irrisolti che riguardano eventuali riforme costituzionali, modalità da seguire nel processo riformatore, ruolo dei partiti nel sistema parlamentare, capacità di rappresentanza popolare nel sistema istituzionale e non ultimo la ridefinizione del concetto di sovranità popolare. Una delle occasioni del confronto minoritario dell’on. Fini, in quanto figura istituzionale dacchè Presidente della Camera dei Deputati, è stato il ruolo della Lega nell’attuale maggioranza e della supposta incapacità del Partito nato nel Nord del paese di accettare, in qualità di membro del Governo, il ruolo doveroso di partecipante al sistema costituzionale di unità della nazione. Ad alcuni osservatori è parso possibile collegare la differenziazione pretesa dall’on. Fini nei confronti della maggioranza del PDL (ed anche degli ex AN) alla eventuale successione alla guida del governo dell’on. Berlusconi, qualora si realizzasse una riforma costituzionale dei poteri pre...
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