2010, Numero 2/3
Ficcanaso elettronici e rivoluzione dell’editoria
Scenari ■ ”Il digitale è fragile, ma la carta è una cassaforte”. Le tesi del fondatore della NYRbooks
di Jason Epstein
Il passaggio all’ interno dell’industria editoriale del libro, dall’inventario conservato in un magazzino e distribuito ai rivenditori, ai file digitali archiviati in domini virtuali e consegnati quasi ovunque velocemente ed economicamente quanto una e-mail, è ora in atto e irreversibile. Questo storico cambiamento trasformerà ovunque in modo radicale l’editoria libraria, le culture che ne sono influenzate e da cui dipendono. Intanto, per ragioni abbastanza differenti, l’affettato mondo dell’editoria, in cui sono entrato più di mezzo secolo fa ha già i nervi a fior di pelle, dal momendo che soffre la dipendenza al rischio dello scommettitore incallito, ai best seller stagionali, molti dei quali non recuperano i loro costi, e al simultaneo deterioramento del catalogo, la rendita vitale sulla quale gli editori hanno potuto mantenere in passato stabilità anno dopo anno attraverso momenti buoni e non. La sfiducia, dell’ editoria, riflette questi shock incrociati, un punto vendita super specializzato dominato da una inconsistenza ad alto rischio, e un cambio di sistema tecnologico più importante di quella decisiva evoluzione che portò dagli scriptoria dei monasteri ai caratteri mobili, ...
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