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2010,
Numero 2/3

Fu ritenuto il “grande vecchio”

di Carlo Tognoli

Personaggio un po’ misterioso, intelligente e colto, lo ricordiamo in questo numero della Critica Sociale per le sue origini socialiste. Renzo Duranti, che lo conobbe negli anni ’50 nel Movimento Giovanile Socialista di Milano, ha steso una testimonianza sulla base dei ricordi personali.
Nelle biografie note, Corrado Simioni viene presentato come intellettuale di sinistra, di formazione socialista, rapidamente passato all’estremismo extraparlamentare.
I suoi rapporti politici e organizzativi con Renato Curcio e Alberto Franceschini sono stati da questi  confermati per la fase della formazione del ‘collettivo politico metropolitano’ (1969).
Negli anni ‘60 Simioni, dopo la breve militanza socialista, passò qualche anno a Monaco di Baviera per approfondire gli studi di latino e di teologia, per rientrare a Milano nel 1968.
Lavorò alla Mondadori e partecipò ad altri incontri dei gruppi che propugnavano la lotta armata rivoluzionaria, ma si interruppe la sua relazione con Curcio e Franceschini.
Fu redattore, all’inizio degli anni ’70, della rivista ‘Sinistra proletaria’ (con Vanni Mulinaris e Curcio) per scomparire poi nella clandestinità.
Nel 1976 fondò a Parigi la scuola di lingue Hyp...