In occasione della riedizione del suo libro-intervista del 2001 su Edgardo Sogno, Aldo Cazzullo tenta nuovamente di “riabilitare” l’indagine che a metà degli anni settanta svolse Luciano Violante contro l’ex comandante dei partigiani anticomunisti della “Franchi” giungendo anche ad arrestarlo in quanto “golpista” di destra.
Come documento che darebbe ragione all’ex giudice istruttore comunista Cazzullo cita le parole con cui Sogno, poco prima di moriree, si vantava di aver parlato dei suoi progetti di opposizione armata alla presa del potere del Pci con molti generali dell’esercito e dei carabinieri, ammiragli, alti magistrati ed esponenti politici. Questa rilettura del caso Sogno-Violante si scontra con il fatto che quelle rivelazioni circa il coinvolgimento di una serie di note personalità in un progetto di “golpe bianco” non furono prese in seria considerazione in nessuna Procura da Roma a Torino e non ebbero alcun seguito penale mentre l’intera vicenda giudiziaria di cui fu protagonista Violante si concluse con l’accusato assolto con formula piena e l’accusatore fuori dalla magistratura.
L’azione condotta da Violante contro Sogno non fu un esempio di verità e giustizia, ma ...