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2010,
Numero 4

Bulimia dello Stato. Anoressia del cittadino

Bisogna credere nella libertà d’impresa
di Sergio Pizzolante

“L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali”.
Così recita l’articolo 41 della Costituzione.
Tremonti e Berlusconi sono convinti che affinché si riesca a dare davvero valore alla libertà d’impresa, ai fini della crescita, occorra un cambio costituzionale, mettendo mano ad un testo scritto in un’epoca in cui l’accordo tra cattolici e comunisti segnava la stagione postfascista.
Non è dunque un caso che Bersani sia in totale disaccordo, sostiene che siano sufficienti leggi ordinarie di semplificazione e propone di ripartire dalle sue “lenzuolate”. Questo differente approccio alla modifica dell’art 41 rende conto in maniera paradigmatica dello scarto culturale esistente oggi nel Paese fra Riformisti e Conservatori: ovvero, fra chi comprende il cambiamento necessario e chi ha ancora una visione conservatrice.
Oggi, il Paese soffre di due malattie: da un lato la bulimia dello Stato, dall’altro l’anoressia del c...