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2010,
Numero 4

Leonida Bissolati, un “liberalsocialista”

Scoperto il busto a Cremona, sua città natale, con una cerimonia senza “Democrats”
di Carlo Tognoli

Ricordando Bissolati qui a Cremona per lo scoprimento della sua effige in bronzo, bisogna subito dire che in questa città si sono incontrate due grandi personalità del riformismo socialista italiano, unite dagli studi liceali, dall’amicizia intellettuale con Arcangelo Ghisleri e dalla comune sensibilità sociale verso i meno abbienti: Leonida Bissolati e Filippo Turati.
Turati è stato più conosciuto, nella storia del socialismo, rispetto a Bissolati. Fu un ‘leader’ indiscusso del PSI, sempre apprezzato come tale anche quando si trovò in minoranza. Fu tuttavia Bissolati, più maturo malgrado avesse la stessa età, a indirizzarlo verso il socialismo e con lui, con Andrea Costa, Anna Kuliscioff, Camillo Prampolini, fu tra i fondatori del Partito socialista
Il socialista cremonese ebbe una vita più breve e gli stessi riformisti furono timidi nel ricordarlo, in conseguenza della sua uscita dal PSI nel 1912.
Non gli venne perdonato dai massimalisti di avere sposato le tesi socialiste revisioniste di Bernstein già nel primo decennio del secolo ventesimo e di avere scelto definitivamente e senza ambiguità la libertà e la democrazia come valori preliminari della battaglia ideale e politica p...