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2010,
Numero 5

Gerusalemme in contropiede. Sorpresi dal cinismo mediatico islamico

Israele. L’analisi del think tank, StratFor
di Critica Sociale

Il governo israeliano sostiene che l’incidente navale a bordo del Mavi Marmara, l’imbarcazione battente bandiera turca parte della flottiglia umanitaria diretta a Gaza, sia frutto di una provocazione mirata a dimostrare quanto sia brutale e irragionevole lo Stato di Israele. Ipotesi condivisibile secondo George Friedman di Stratfor, secondo il quale l’intera operazione mirava a due obiettivi specifici: isolare Israele, provocando inoltre una frizione nei rapporti con gli Stati Uniti, e determinare una crisi politica interna allo Stato ebraico. Razionalmente, Israele avrebbe dovuto evitare una simile insidia. Il governo ha tuttavia optato per una prova di forza, per evitare di apparire debole e di incoraggiare nuove spedizioni contro il blocco di Gaza. Una scelta efficace per mantenere uno stretto controllo del territorio, ma estremamente discutibile e pericolosa dal punto di vista politico.
I palestinesi hanno sempre sostenuto di essere vittime di Israele, un’invenzione dell’imperialismo britannico e americano. Dopo la spaccatura tra Hamas e Fatah e la guerra di Gaza, la retorica filo-palestinese si è concentrata sui cittadini della Striscia, rappresentati come vittime inermi espos...