2010, Numero 5
Germania, un leader sempre più solitario
Berlino-Mosca e i danni all’Europa
di Fabio Lucchini
L’attivismo economico e strategico della Germania e le sue recenti affermazioni diplomatiche sulla scena internazionale non devono ingannare. L’avvicinamento tedesco alla Russia rischia di minare la compattezza dell’Unione Europea e della Nato, mentre la nuova dottrina economica che il governo di Berlino ha difeso al G-20 di Toronto potrebbe spingere l’Europa in un angolo. Il futuro dell’economia globale è nelle mani dei ceti medi dei paesi emergenti, che oltre al benessere potrebbero conquistare maggiori spazi di rappresentanza politica.
L’Europa sta cercando di minimizzare gli effetti della crisi greca e l’attenzione dei governi e dei media è concentrata sulle questioni economiche e finanziarie, ma considerare secondari gli aspetti geo-strategici è sbagliato. George Friedman, analista di Stratfor, nota che alcuni sviluppi in atto, sebbene sottovalutati, rischiano di incidere sugli assetti futuri del Vecchio Continente e del suo ruolo nel mondo globalizzato e multipolare del ventunesimo secolo. Un intreccio di dinamiche strategiche e di considerazioni economiche potrebbe infatti alterare gli equilibri di forza e dare luogo a inattese riconfigurazioni delle alleanze. Il governo po...
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