2010, Numero 6
Vero Cinema, non più “artisti” di Stato
Varato dal governo il decreto di riforma che prevede il superamento dell’assistenzialismo pubblico
di Critica Sociale
Via libera del Consiglio dei ministri in agosto al disegno di legge proposto dal ministro per i Beni e le attività culturali, Sandro Bondi. Il ddl, recita una nota di Palazzo Chigi, “ottimizza il sistema del finanziamento al cinema apportando le modifiche che si sono dimostrate necessarie soprattutto in relazione alla qualità dei prodotti cinematografici”.
Bondi, soddisfatto, sostiene che l’approvazione del testo sia il primo passo di un’azione complessiva che ridisegna le politiche e gli strumenti dell’intervento statale nel settore. A questo provvedimento, infatti, seguirà con apposita disposizione, il rinnovo del tax credit per il cinema nel triennio 2011-2013.
Per quanto riguarda le novità integrative alla Legge Urbani sul Cinema, il provvedimento prevede che l’intervento diretto dello Stato sia focalizzato, a partire dal 2011, sulle opere prime e seconde, i cortometraggi e i documentari; mentre nel settore della promozione l’intervento statale sarà riservato ai soli enti ed eventi con rilevanza internazionale o nazionale, con l’obiettivo di snellire le procedure e migliorare la gestione delle risorse, eliminando gli sprechi nell’assegnazione dei fondi pubblici statali.
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