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2010,
Numero 6

Hollywood e la nuova Fabbrica dei Sogni

Spielberg, Katzenberg e Geffen e il Dreamwork SKG nel brutto tabloid “rosa” di Nicole Laporte
di Ilaria Calamandrei

Nell’autunno del 1994, tre potenti luogotenenti si recano alla reggia dell’anziano Padrino in declino. La loro non è una semplice visita di cortesia. Hanno in mente un nuovo grandioso progetto e illustrare le loro intenzioni all’assoluto e indiscusso condottiero, che ha controllato il territorio per anni, ha il triplice scopo di dichiarare rispettosamente imperitura fedeltà al vecchio, ottenere la benedizione nel presente e assicurare gloria al nuovo che verrà. Le pareti del castello sono tappezzate da quadri di inestimabile valore, ovunque sorgono trofei e cimeli che celebrano il ricordo dell’’importanza e influenza del loro ospite. I tempi ormai sono maturi per un nuovo ordine, e i tre ambiziosi avventurieri scalpitano per ricoprirsi a loro volta di quella gloria che spetta a chi ha in mano il potere.
Non si tratta di un nuovo capitolo della saga dei Corleonesi o di un romanzo d’avventura, ma dell’inizio di un libro che narra nascita, crescita e declino dell’ultima grande fabbrica dei sogni, in quel paese molto lontano da tutti conosciuto come Hollywood: la Dreamworks SKG. Il Padrino si chiama Lew Wasserman, numero uno della MCA, soprannominato “Zeus” nell’ambiente, prima che la ...